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HP inciampa sulle cartucce

La storia

HP (acronico di Hewlett Packard) è dalla sua fondazione nel 1939 sinonimo di elettronica di consumo. Oggi con questo acronimo siamo abituati ad identificare le Stampanti o le Cartucce HP ma forse non tutti sanno che il primo oggetto prodotto da Bill Hewlett e David Packard fu uno oscillatore audio utilizzato tra gli altri da Walt Disney per analizzare il livello audio di Fantasia, primo lungometraggio animato della storia ad utilizzare l’audio stereo. L’oscillatore si chiamava HP 200A era di colore verde militare e il numero 200 fu un trucco utilizzato per dare l’impressione che prima di quel modello ce ne fossero stati altri.

Nel corso degli anni Hewlett Packard ha fornito componenti elettronici per i marchi più noti al mondo ed anche se in casa non abbiamo una Stampante alla quale sostituire le Cartucce HP siate certi che prima o poi un componente HP è entrato nelle nostre vite. L’HP che conosciamo oggi però nasce nel 2014, anno in cui si porta a compimento il progetto di dividere in due una società diventata troppo grande per poter essere gestita singolarmente. Nascono quindi Hawlett Packard Enterprise e HP inc. quest’ultima dedita al mercato consumer.

L'occasione mancata

Steve Jobs come ci raccontano le sue innumerevoli biografie, ha lavorato in HP da ragazzo e successivamente ne è diventato grande estimatore; “è nata per durare non per fare soldi” diceva. Forse anche per questo inizialmente aveva proposto all’allora Hewlett Packard di acquistare la neonata Apple. Acquisto che HP si rifiutò di effettuare.

La tecnologia Pagewide

Come abbiamo detto oggi HP inc. estende i suoi interessi soprattutto nella produzione di Notebook e Stampanti. L’innovativa tecnologia pagewide ha dato nuovo vigore alle stampanti inkjet a scapito delle stampanti laser. Queste ultime sono state le soluzioni più diffuse per la stampa in ufficio ma i costi di gestione e soprattutto l’inquinamento prodotto erano un prezzo molto alto da pagare. HP con la sua tecnologia Pagewide ha portato le stampanti a getto d’inchiostro ad un livello di qualità di stampa paragonabile alla tecnologia laser abbattendone però i consumi (dal 96 al 99% di consumo energetico in meno) ma soprattutto l’emissione di polveri dannose e CO2.

HP Pagewide

L'inganno

Purtroppo anche per HP è arrivato il momento di affrontare un problema che agli occhi dei consumatori si è rivelato una vera e propria frode; l’aggiornamento forzato del firmware delle proprie stampanti.

Come sappiamo, intorno al mercato dei brand ufficiali sono nati brand paralleli, più o meno grandi, che si sono specializzati nella produzione di cartucce hp compatibili. Le cartucce compatibili sono di fatto un ottimo sostituto delle cartucce originali e hanno l’indubbio pregio di abbattere notevolmente il costo d’acquisto. E’ evidente che in una epoca storica in cui molte persone sono state costrette a trasferire il proprio lavoro a casa il costo del consumabile ha acquisito una importanza notevole.

Come si è potuto verificare,  HP ha costretto le proprie stampanti ad effettuare un aggiornamento del firmware che impedisse l’utilizzo delle cartucce compatibili. Il firmware è il software interno della stampante, contiene tutte le istruzioni che la stampante dovrà seguire al momento della stampa; dal controllo livelli dell’inchiostro, alla carta inserita, al cassetto di uscita. Ed è appunto grazie alla forzatura del firmware che HP ha “istruito” le sue stampanti a non accettare più cartucce compatibili.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha valutato questa pratica come scorretta ai sensi degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo e la pratica n. 2 è stata valutata scorretta ai sensi degli artt. 20, 24 e 25 del Codice del Consumo ed ha impartito ad HP una multa oltre che alla pubblicazione in home page del sito HP Italia della comunicazione relativa.

Refill srl da sempre Partner Gold HP è certa che questa piccola macchia nella storia di HP verrà immediatamente cancellata grazie alla volontà di HP di muoversi sempre con un occhio all’ecologia ed un altro al consumatore. In fondo, come diceva Steve Jobs, è nata per durare.

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